Vi raccontiamo la nostra visita all’Expo

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Per completare il ricordo della giornata riportiamo il testo che ci hanno fatto avere i nostri visitatori qui sopra ritratti con tutto il gruppo partito da Lodi e guidato da Enrico ed Elena della Caritas Lodigiana.

UNA GRANDE OCCASIONE

Domenica 28 giugno, con un piccolo gruppo di amici dell’oratorio di Colturano

abbiamo visitato l’Expo.

Ci hanno guidati in questo percorso Enrico ed Elena della Caritas Lodigiana a cui va tutta la nostra gratitudine per la loro guida “mirata” e per la loro cortese disponibilità.

Siamo riusciti a visitare una decina di padiglioni: la Germania, la Svizzera, l’Austria e la Corea, la Santa Sede, la Caritas, le Nazioni Unite, la Francia, l’Argentina e la Casa Don Bosco.

In ognuno di questi stand, in modo diverso e a seconda delle diverse sensibilità, si è cercato di dare una risposta al tema dell’Expo: ”Nutrire il pianeta, Energia per la Vita”. Si ha proprio l’impressione di incontrare il mondo intero, camminando lungo le strade dell’esposizione universale. Si sentono le voci, i canti, i profumi di questa “biodiversità” che popola il pianeta!

Una grande occasione è stata offerta a tutte le coscienze, e in primis, a chi ha il potere decisionale ed economico nelle nazioni: riflettere e dare risposte a tutti quelli che non hanno accesso al cibo, a tutte quelle persone (e sono davvero tante), che soffrono la denutrizione, per uno squilibrio nella distribuzione dei beni e nello sfruttamento intensivo delle risorse naturali.

Gli stand della Santa Sede, della Caritas e delle Nazioni Unite, sono riusciti meglio a spiegare, quali sono le cause di questo squilibrio, che se non sarà fermato in tempo, potrà mettere in serio pericolo, la sopravvivenza stessa della nostra specie.

E il pensiero va all’enciclica “Laudato sii” di Francesco, dove con grande lucidità e saggezza, il Papa ci ricorda che la nostra terra, che è una “Casa Comune”, è in pericolo, perché non sono state applicate le più elementari regole di rispetto sia verso di lei, che verso l’uomo. E la natura e l’uomo sono intrinsecamente legate l’una all’altro e lo squilibrio dell’uno, si riflette su quello dell’altra.

A conclusione di questo viaggio nella coscienza e nelle strade del mondo, abbiamo ammirato lo spettacolo di luce e d’ acqua, attorno all’Albero della Vita, monumento simbolo di questa esposizione universale.

E lo spettacolo è davvero grande!!! E’ stato un crescendo di emozioni, nel vedere l’armoniosa danza d’acqua e di luce che l’ingegno umano ha saputo creare! E nel vedere questa meraviglia, una speranza e una possibilità, si accende nel cuore e nella mente di ognuno di noi.

Stanchi ma felici ce ne torniamo verso casa, consapevoli di avere partecipato ad un evento non solo temporalmente irripetibile, ma di aver vissuto e condiviso, una esperienza che ci ha arricchito il cuore di una nuova speranza!

Un piccolo gruppo di amici dell’oratorio di Colturano

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